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Le Previsioni di Edward Yardeni: Mercato Rialzista fino al 2026 con Possibile Correzione nel 2024

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Tra gli strategists indipendenti, Edward Yardeni è sicuramente uno dei più stimati di Wall Street. È considerato un permabull, ma finora ha sempre avuto ragione e le sue analisi sono molto efficaci.

Mentre molti strategists si stanno affrettando per aumentare i loro obiettivi per l’S&P 500, Yardeni mantiene fermo l’obiettivo che aveva indicato alla fine dello scorso anno per il 2024, ovvero 5400 per l’indice S&P 500, una delle previsioni più rialziste in quel momento. L’indice ha superato il suo obiettivo il 12 giugno e venerdì ha chiuso a 5464.

Obiettivi Futuri

Malgrado Yardeni sia fermamente convinto che il mercato rialzista probabilmente continuerà fino al 2025 e al 2026, con obiettivi di fine anno rispettivamente a 6000 e 6500, non ha intenzione di alzare l’obiettivo per il 2024.

La tesi di Yardeni “I ruggenti anni 2020” riflette la sua aspettativa che l’aumento della produttività, grazie all’adozione diffusa di nuove tecnologie in risposta alla carenza di manodopera qualificata, riuscirà a sostenere una crescita robusta del PIL e dei profitti, mantenendo al contempo un freno all’inflazione.

Il Secondo Semestre presenta qualche rischio

Per il 2024, Yardeni è convinto che il mercato sta mostrando segnali di fusione che potrebbero preparare il terreno per un tracollo, ma si aspetta soltanto una rapida correzione del 10%-20%, piuttosto che un vero e proprio mercato ribassista (cioè con un calo superiore al 20% dal picco).

Questo perché Yardeni non ritiene probabile una recessione. Vede invece sempre presente la “Fed Put”, cioè il pivot sui tassi, visto che l’inflazione dei prezzi al consumo è scesa più vicino al target della Fed del 2% a/a entro la fine dell’anno, anche se per il momento si aspetta ancora che il rendimento del 10yr Treasury bond oscilli tra il 4-5% sino alla fine del 2024.

Se il mercato azionario dovesse iniziare a temere l’avvicinarsi di una recessione, molto probabilmente la Fed attuerebbe un allentamento della politica monetaria. Un crollo guidato dagli utili dovrebbe essere più sostenibile di un crollo guidato dalle valutazioni. Il crollo del mercato azionario della fine degli anni ’90 era stato principalmente guidato dalle valutazioni del settore informatico dell’indice S&P 500.

Attualmente, il multiplo di valutazione dell’IT è elevato, ma non tanto quanto lo era alla fine degli anni ’90. Questa volta, le aspettative sugli utili sono in aumento anche per l’IT, ma sembrano basarsi su fondamentali più solidi rispetto alla frenesia delle dot.com della fine degli anni ’90.

Stime di Consenso degli Utili e P/E Corretto

Ecco le stime di consenso degli analisti sugli utili per azione S&P 500 e i relativi tassi di crescita per il 2024 a partire dalla settimana del 20 giugno: ($244,77, +10,7%), 2025 ($279,30, +14,4%) e 2026 ($315,97, +12,1%). Le proiezioni di Yardeni sono vicine alle prospettive degli analisti: 2024 ($250), 2025 ($270) e 2026 ($300).

Una domanda molto più difficile è quale sia il P/E forward corretto per questo tipo di mercato. Il 12 ottobre 2022, il P/E forward ha toccato il minimo a 15,2, mentre ora il P/E forward è 21,0 con utili forward a $260. In passato, l’indice S&P 500 ha raggiunto il picco con un P/E forward di 24,5 durante la settimana del 13 agosto 1999. Il P/E a termine del settore tecnologico era salito da 30,0 all’inizio del 1999 a 48,3 durante la settimana del 14 marzo 2000.

Applicando lo stesso P/E forward di 24,5, l’S&P 500 salirebbe a 6600 entro la fine di quest’anno con utili futuri a 270 dollari per azione. L’attuale P/E a termine del settore tecnologico è 30,0. Il settore della tecnologia dell’informazione e il settore dei servizi di comunicazione insieme rappresentano ora ben il 41,6% della capitalizzazione di mercato dell’S&P 500.

Questo è il livello più alto raggiunto poco prima dello scoppio della bolla tecnologica all’inizio del 2000. La grossa differenza è che questi due settori attualmente rappresentano il 33,0% degli utili futuri dell’S&P 500 rispetto a poco meno del 24,0% quando iniziò il disastro tecnologico nel 2000. Anche per questo motivo Yardeni ritiene possibile una correzione tra il 10-20%, ma non un bear market.

Conclusione

Edward Yardeni rimane ottimista riguardo alle prospettive del mercato azionario, prevedendo una crescita continua dell’S&P 500 fino al 2025 e 2026. Tuttavia, riconosce la possibilità di una correzione del mercato nel secondo semestre del 2024.

La sua visione si basa su una solida crescita degli utili aziendali e sull’aumento della produttività, grazie all’adozione di nuove tecnologie. Yardeni ritiene che, nonostante le sfide e i rischi, il mercato rimarrà resiliente.

I Nostri Consigli

Alla luce delle previsioni di Edward Yardeni, ecco alcuni consigli per gli investitori:

Monitoraggio Attivo: Seguire da vicino le performance del mercato e le dichiarazioni della Fed per anticipare possibili correzioni.

Diversificazione del Portafoglio: Considerare di diversificare gli investimenti in settori tecnologici e comunicazioni, che rappresentano una parte significativa della crescita prevista.

Consulenza Professionale: Consultare esperti finanziari per valutare le migliori strategie di investimento nel contesto delle previsioni di mercato attuali.

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Flavio Ferrara – Consulente Finanziario Indipendente, è qui per aiutare le persone a investire in modo consapevole, partendo da ciò che sappiamo di non sapere e usando un linguaggio semplice, pacato e coinvolgente.

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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