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Mercati Azionari: SP500, possibile doppio top a 5040, incombe un rovesciamento di tendenza

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Nella nostra precedente analisi del 5 febbraio, avevamo evidenziato che il rialzo era continuato e si era superato il livello psicologico di 5000, ma erano aumentati i c.d. segnali di pericolo (che non corrispondono ancora a segnali di ribasso) come le continue divergenze sugli indicatori tecnici, l’eccesso di euforia, ormai esuberanza irrazionale, a cui si è aggiunto il primo segnale di Hindenburg Omen (ne occorrono due per perfezionarsi, come spieghiamo in un nostro articolo specifico). Nel breve il target rimane posizionato a 5180, ma siamo veramente vicini e non sempre i target vengono raggiunti.

La giornata di venerdì 16 si è chiusa al limite del “key reversal day”, con un nuovo massimo intraday e una chiusura sul minimo della giornata, alla fine di un movimento di recupero di 3 giorni, seguito alla forte caduta con gap di martedì 13 febbraio.

Essendo il giorno antecedente alle scadenze tecniche, va preso un po’ con le molle, ma è evidente che la leva rialzista sul mercato è importante e stratificata da mesi e se l’indice comincia scendere il deleveraging sarà lungo e doloroso.

Dai livelli minimi di venerdì basta una perdita di poco più di 1% per rompere la linea di tendenza al rialzo, che aveva funzionato come supporto, arrestando la caduta di martedì scorso.

La configurazione triangolare con massimi decrescenti evidenziata sull’indicatore RSI sembra un nuvolone nero prima dell’inizio di un temporale, perché in caso di rottura al ribasso, partirebbe una pioggia di vendite.

Il minimo di martedì 13 febbraio funge da pivot point e una discesa al di sotto di questo livello, farebbe rientrare l’indice SP500 nel canale rialzista di medio termine, con un ulteriore implicazione negativa. Ricordiamo anche la stagionalità di febbraio, che spesso vede un cambiamento di tendenza durante il mese.

Grafico giornaliero S&P 500

Mercati Azionari: Invariata l’analisi del trend di lungo termine

Ripercorriamo l’andamento dell’indice SP500 dopo il minimo toccato a 3490 a metà ottobre 2022. C’è stato un primo rally verso l’area 4100, seguito da un pullback correttivo a 3850 prima di Natale 2022.

Da quando abbiamo toccato il minimo del pullback di dicembre, il mercato si è ripreso in modo molto sovrapposto con strutture a 3 onde raggiungendo un nuovo massimo a 4600 dell’indice Sp500, con un movimento che è durato da marzo a fine luglio.

Grafico settimanale S&P 500

Dopo la correzione avvenuta tra agosto e ottobre, col successivo superamento del massimo di luglio, si è concretizzata una nuova onda impulso rialzista, molto probabilmente la V onda dal minimo del 2022, con un obiettivo variabile che per il momento può essere individuato tra 4885-5180.

Ulteriori ipotesi potranno essere fatte in base alla qualità della prossima correzione, in base al fatto che può assumere i connotati di un impulso ribassista di 5 onde.

Grafico orario S&P 500

Mercati Azionari: Analisi del trend di brevissimo termine

L’indice SP500 dopo la violenta caduta di martedì 13 febbraio. È nuovamente salito per 3 giorni riportandosi a contatto con il massimo storico, ma il movimento sembra più un pullback che un inizio di un nuovo impulso ribassista.

La giornata di venerdì è ai limiti del key reversal day e se lunedì l’indice dovesse aprire al ribasso con gap, arriverebbe un segnale di inversione del trend.

Grafico giornaliero Nasdaq

L’indice Nasdaq 100 mostra una configurazione grafica che può trasformarsi in un inversione di tendenza, perché la linea del trend rialzista di breve termine è arrivata a contatto della parallela superiore del grande canale rialzista iniziato dal minimo di ottobre 2022 e si sta formando un potenziale testa e spalle al ribasso con la linea del collo a 17480-90.

Il primo supporto si trova a 17680 e per evitare il peggio non dovrebbe essere rotto al ribasso, altrimenti può fungere da trigger di un ribasso importante.

Mercati Azionari: sentiment, permane un forte eccesso di euforia

Indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed

L’indicatore composito di sentiment CNN Fear & Greed ha chiuso la settimana al livello di 77, con piccolo ribasso rispetto al livello di 78 della settimana precedente, quindi ancora su livelli di forte eccesso di euforia, che normalmente si raggiungono in prossimità di Top di medio termine.

Il put/call ratio segnala una forte leva rialzista, con la speculazione posizionata fortemente al rialzo e questo può essere il propellente della discesa, nel caso scatti il segnale di ribasso

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Roberto Contini
Roberto Contini
Operante nel settore investimenti da più di 30 anni, socio fondatore della Società Italiana di Analisi Tecnica, affiliata all’IFTA dal 1988, ha ricoperto ruoli da analista tecnico e fondamentale in Italia e all’estero ed è stato per 15 anni Responsabile Investimenti prima e successivamente Responsabile Area Advisory in Banca Intermobiliare d’Investimenti e Gestioni (BIM). Skills : Asset allocation, analisi tecnica e fondamentale, Macro View, stock picking

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